Varianza e disforia di genere: una guida facile facile

By: Antonio Prunas
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Varianza e disforia di genere: una guida facile facile
Varianza di genere e disforia di genere si riferiscono a possibili declinazioni dell’identità di genere (cioè il genere cui sento di appartenere) e dell’espressione di genere (cioè il modo in cui esprimo, nella società, la mia appartenenza di genere). In questo articolo cercherò di fare chiarezza su questi temi.

L’identità di genere: che cos’è?
L’identità di genere rappresenta una componente essenziale dell’identità sessuale e il suo sviluppo è ancora oggi poco noto. Si ritiene che esso sia il risultato di complesse interazioni tra fattori biologici, psicologici e socioculturali.
L’identità di genere può essere definita come la sensazione profonda e precoce (si sviluppa già intorno ai 3 anni di età) di appartenere al genere maschile, femminile, entrambi o nessuno dei due.
Per la maggior parte delle persone, il genere a cui sentono di appartenere è allineato con quello assegnato loro alla nascita, sulla base dei loro genitali esterni. Queste persone sono dette cisgender (o anche cisessuale).
Per altre persone, invece, il genere cui sentono di appartenere non coincide con quello assegnato loro alla nascita. Si tratta, in questo caso, delle persone transgender.
Nell’immaginario collettivo, l’identità di genere è concepita come un sistema binario che vede contrapposti il genere maschile e quello femminile. Secondo questa logica, se non mi identifico pienamente nel genere che mi è stato assegnato alla nascita, devo allora identificarmi nel genere opposto, non essendo previste altre possibilità.
In realtà, l’identità di genere può essere immaginata come uno spettro. In questo ipotetico continuum, agli estremi si collocano il maschile e il femminile e, tra questi due poli, un’infinita varietà di possibili identità ed espressioni di genere.
Il concetto di spettro presuppone un sistema non binario, in cui sono possibili contaminazioni tra i generi, oscillazioni o movimenti fluidi tra i generi o l’appartenenza a nessun genere.
A questa variabilità, nelle identità di genere e nell’espressione di genere, ci si riferisce con varianza di genere. Questa diversità è espressione dell’infinita ricchezza del genere umano e va rispettata e celebrata.
Cosa si intende invece per disforia di genere?
In alcuni casi, la persona può vivere un’incongruenza tra il genere assegnatole alla nascita e quello in cui invece si identifica. Immaginiamo ad esempio una persona assegnata maschio alla nascita che, nel continuum cui abbiamo accennato prima, si colloca nella metà dello spettro opposta al genere maschile.
Questo senso di incongruenza può comportare un disagio significativo che non permette alla persona di vivere una vita pienamente soddisfacente: si parla allora di disforia di genere.
Per alcune persone, il superamento di questa incongruenza e del disagio che ne deriva passano attraverso interventi medici affermativi di genere che possono includere terapie ormonali e/o chirurgiche.
Mentre la varianza di genere riflette la normale variabilità dell’essere umano e non è quindi da considerarsi patologica, la disforia di genere è una categoria diagnostica. Essa è infatti attualmente inserita nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), uno dei sistemi nosografici più utilizzati al mondo.
La disforia di genere è un disturbo mentale?
Si tratta di argomento estremamente controverso sul quale è difficile dare una risposta breve ed esauriente.
L’inserimento di questa diagnosi nel DSM-5 è stato il risultato di un delicato compromesso tra due istanze contrapposte.
Da un lato, infatti, le persone trans si battono per una completa depatologizzazione, auspicando un libero accesso alle terapie mediche che non preveda alcuna forma di controllo, ma sia piuttosto espressione del principio di autodeterminazione.
Dall’altro, i professionisti della salute ritengono che solo in questo modo si possa continuare a garantire terapie mediche efficaci da parte di personale adeguatamente formato e dispensate dal sistema sanitario.
Se stai facendo esperienza di disagio rispetto alla tua identità di genere o ti stai interrogando su essa, un colloquio con un professionista potrebbe esserti utile.
Per approfondimenti:
Il portale infotrans.it, curato dall’Istituto Superiore di Sanità, è ricco di informazioni aggiornate e corrette.
[…] solo di qualcosa che percepiamo come sbagliato, distorto o malato. Non è quindi il caso della varianza di genere, che riflette semplicemente la normale variabilità delle identità degli esseri umani. Il solo […]