Intersex: la minoranza invisibile

Intersex: la minoranza invisibile

Le persone intersex costituiscono un gruppo minoritario di cui si parla poco e pressochè sconosciuto alla maggior parte delle persone. In questo breve articolo, oltre a spiegare chi sono le persone interesessuali, mi soffermo su alcune delle problematiche che ancora oggi, purtroppo, incontrano e sulla tipologia di interventi di supporto psicologico che possono rendersi necessari.

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Chi sono le persone intersessuali

Le persone intersessuali sono persone nate con caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile. Esse rappresentano la “I” nella sigla LGBTI+.

Si stima che una percentuale fino all’1.7% della popolazione mondiale presenti caratteristiche intersessuali. Questa percentuale corrisponde pressappoco al numero di persone che, nel mondo, hanno i capelli rossi.

Si tratta di persone che presentano variazioni a livello fisico che possono riguardare i cromosomi, le gonadi (cioè ovaie o testicoli), l’assetto ormonale, i genitali esterni, o i caratteri sessuali secondari.

In molti casi, queste variazioni non costituiscono in alcun modo un rischio per la salute della persona intersessuale.

Ancora oggi, tuttavia, le persone intersessuali subiscono pesanti medicalizzazioni, anche in età pediatrica, per allineare la loro condizione alla nozione binaria del genere e alle aspettative sociali che ne derivano. Gli effetti di questi interventi medici sono spesso devastanti e ovviamente irreversibili, con notevoli implicazioni rispetto al benessere fisico, sessuale e relazionale della persona intersex.

Cosa può fare lo psicologo?

Le persone intersessuali devono inoltre spesso confrontarsi con un ambiente familiare in cui dominano il segreto e l’omertà. La scoperta della propria intersessualità può avvenire in modo traumatico e comportare vissuti di vergogna, isolamento, mancanza di valore e inadeguatezza.

Molte persone intersex richiedono inoltre supporto per elaborare i vissuti dolorosi legati al corpo e agli interventi subiti; un ambito che richiede particolare attenzione è anche quello del benessere sessuale.

Infine, non bisogna dimenticare l’impatto rilevante dello stigma intersezionale che può derivare dall’appartenenza ad altri gruppi minoritari (ad esempio per il fatto di essere gay, lesbica, bisessuale o asessuale, o identificarsi come persona trans).

Se sei una persona intersex e hai bisogno di un consulto su questi o altri temi, contattami.

 

Per approfondire:

L’invisibile intersex, di Daniela Crocetti;

Arianna, di Carlo Lavagna;

Siti web: iosonointersex.it; www.intersexesiste.com

 

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